IBISCO, UN FIORE PER L’AFRICA: I PRIMI BILANCI DI UNA STRAORDINARIA MISSIONE

Imm_Collettiva_2IBS - CopiaLa sala dell’Hotel Park Hyatt di Milano ieri mattina era gremita. Un segnale molto tangibile dell’attenzione riservata ad una missione a favore dell’Africa davvero fuori dal comune come Ibisco, Un fiore per l’Africa. Una cosa, infatti, è decidere di mandare aiuti, medicinali e cibo ad una regione tra le tante bisognose di aiuto in questo continente, altra cosa è rendere fertili  400.000 metri quadrati di terreno abbandonato, creando nuovi posti di lavoro riservati alle donne e dando nutrimento futuro alla popolazione di un’area del Senegal  e, in particolare, ai bambini.
Il Progetto, avviato l’8 marzo 2013,  e nato dalla collaborazione tra L’Erbolario e Green Cross, è stato sostenuto dai consumatori del brand cosmetico che, acquistando i prodotti della linea Ibisco hanno aiutato concretamente gli abitanti della comunità di Gouriki Samba Diom a realizzare un modello di sviluppo agricolo ecosostenibile e durevole, che consenta alle donne del villaggio di lavorare la terra, di occupare posizioni di rilievo e di garantire cibo ai loro piccoli e all’intera comunità.
A un anno di distanza dall’avvio della Missione, iniziata non a caso l’8 Marzo del 2013, il bilancio è molto positivo e, per il 2014, l’intento è di autare un’altra comunità, quella di Bokhol, un villaggio a 400 chilometri di distanza da Gouriki Samba Diom.
“Ci fa molto piacere appoggiare un’iniziativa  – ha affermato Daniela Villa, co-fondatrrice de L’Erbolario e Direttore tecnico dell’azienda – che non solo sostiene la posizione della donna, ma la pone al centro della gestione dell’iniziativa stessa, contribuendo alla sua emancipazione”.
Per partecipare all’iniziativa è sufficiente acquistare un prodotto della linea Ibisco, Un fiore per l’Africa. Si contribuirà, così,  a rendere fertile 1 metro quadrato di terra.

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